ZERODISEGNO: MADNESS IS FREEDOM – la terza mostra da quando è stata introdotta con un’ acuta intuizione di Domenico De Masi la Sezione Tendenze-Design nel RAVELLO FESTIVAL – chiude una trilogia implicitamente dedicata a quella follia, né insensata, né distruttiva, che provvidenzialmente aiuta a ritrovare un senso perduto nei ciclici deragliamenti del pensiero creativo, e quindi anche del design.
Follia è perciò anche liberarsi dalla prudenza che tutto vuole prevedere e che detesta l’incertezza; la follia vuole osare, invece, proiettandosi “insensatamente”
in spazi sconosciuti al di là di ogni logica, di ogni possibile riscontro immediato, di ogni beneficio da raggiungere per sé.
La follia è slancio, eroismo.
Il caso di Gaetano Pesce con la collezione Nobody’s Perfect, è emblematico.
E l’aspetto più singolare è senz’altro quello di prevedere in sede di esecuzione dei pezzi in resina il contributo “creativo” dell’operatore – che diventa così co-fautore – rendendo labili i confini del progetto e sperimentando lo spostamento ai margini nel processo produttivo della figura del progettista, che – solo apparentemente – perde qui potere.
Pesce, spiega quali sono i punti attorno a cui ha inteso concepire il suo progetto: “La produzione ‘aleatoria’ come qualità filosofico-economica in grado di soddisfare i nuovi bisogni del mercato più avanzato e come mezzo per la sua dilatazione.
"Il "mal fatto" come nuovo valore estetico caratteristico delle produzioni di domani. Esso è il mezzo per affermare i nuovi valori della "diversità" del mondo attuale e rappresentarli oltre ad essere un fattore di miglioramento economico."