La Dipendenza da Psicofarmaci è una vera dipendenza psichica e fisica che si rinforza con l’assunzione continuativa e con la quantità eccessiva assunta. Dobbiamo tenere in considerazione che molto dipende dai tempi e dalle modalità di assunzione a determinare le conseguenze psico-fisiche.
Particolarmente inducono dipendenza e serie conseguenze psicofisiche: gli Ansiolitici, come le Benzodiazepine, gli Antidepressivi, i Barbiturici e i Sonniferi. Generalmente l’utilizzo prolungato e in dosi eccessive procurano stati confusionali e ottundimento nel pensiero.
Peraltro possono comportare stanchezza e apatia, insonnia, disturbi dell’umore, forte ansia e riduzione dell’autocontrollo.
Qualche volta in casi gravi possono comparire allucinazioni e deliri, con pensieri che spingono al suicidio.
*Consideriamo che gli Psicofarmaci possono per breve tempo tamponare i sintomi, ma non curare la motivazione che sta all’origine.
Le disfunzioni sintomatiche hanno sempre origine da uno schema psichico di riferimento.
Per superare veramente un disturbo bisogna giungere alla sua radice!
Che gli psicofarmaci danneggiano il cervello è ormai accertato da tempo, anche dalla psichiatria ufficiale.
Da qualche tempo a questa parte è sempre più in aumento il numero incredibilmente alto delle persone danneggiate in modo invalidante e cronico in seguito all’assunzione prolungata di psicofarmaci.
Gli psicofarmaci producono danni al cervello di ogni persona che li assume e non soltanto delle persone affette da patologie psichiatriche gravi.
D’altra parte, gli studi neurologici ci insegnano che non appena una sostanza estranea entra in contatto col cervello determina degli effetti tossici, i quali si manifestano in modo immediato anche come effetti psicoattivi, cioè capaci di alterare l’attività mentale.
Tutti gli psicofarmaci danneggiano il cervello e possono causare disfunzioni generalizzate, perché le nostre funzioni cerebrali sono fortemente interconnesse e integrate fra di loro.
Il nostro cervello è strutturato in modo complesso e ogni sua singola parte dipende dal buon funzionamento delle altre.
E’ molto chiaro, dunque, che anche nello svolgimento delle singole funzioni esiste una sorta di reciproca interconnessione e integrazione.
Nelle persone che assumono psicofarmaci il cervello risulta danneggiato nelle più importanti funzioni mentali e psicologiche.
Gli Psicofarmaci danneggiano il cervello e questo accade perché viene aggredito, principalmente, il Lobo Frontale e il Sistema Limbico.
Il Sistema Limbico è costituito da una serie di strutture cerebrali che includono l’Ippocampo, l’Amigdala, i Nuclei Talamici Anteriori e la Corteccia Limbica.
Proprio per questo motivo supporta molte funzioni psichiche come l’ emotività, il comportamento e la memoria a breve termine.
Il Lobo Frontale costituisce la parte anteriore del cervello e contiene l’area corticale motoria e la corteccia premotoria.
Qui risiede il comando dei movimenti del nostro corpo, oltre che l’elaborazione dei nostri pensieri e delle nostre idee.
Le più recenti e sofisticate tecniche radiologiche hanno chiaramente e continuativamente mostrato che nelle persone che assumono psicofarmaci il cervello si restringe.
E’ da notare che gli effetti di atrofizzazione frontale del cervello in persone schizofreniche erano stati già rilevati in precedenza…
Ma non erano stati correlati all’uso di farmaci neurolettici.
E’ ovvio che per gli psichiatri questa era la prova che lo schizofrenico è veramente schizofrenico nel cervello!
Ma ora con la nuova diagnostica strumentale neurofisiologica risulta chiaro che sono le “cure” psichiatriche ad ammalare il cervello!